Terapie ortodontiche in età pediatrica
L’ortodonzia infantile ha come scopo quello di individuare precocemente problemi di crescita ossea per facilitare l’eruzione dei denti definitivi. Esistono differenti tipi di terapie ortodontiche che possono variare in base a fattori come l’età del bambino o in quale fase della dentizione si trova: se decidua o permanente.
Identificare anomalie scheletriche e malocclusioni
Individuare per tempo delle anomalie nello sviluppo delle ossa mascellari o una scorretta correlazione tra arcate dentali (malocclusione), fa sì che la terapia ortodontica non si concentri solo sul posizionamento corretto dei denti, ma che migliori lo sviluppo delle ossa del viso.
In particolar modo la parte del volto compresa tra zigomi e mandibola (terzo inferiore ), è spesso soggetta ad un iposviluppo che fa apparire il viso come più piccolo nella parte inferiore. Scopo della terapia è invece quello di consentire il raggiungimento di proporzioni armoniche del viso, oltre che ottenere un sorriso sano e bello.
L’età entro cui si può ancora parlare di terapia precoce o intercettiva non supera i 10-11 anni, cioè quando è ancora possibile intervenire efficacemente sulle ossa e sui difetti di occlusione a prescindere che siano di natura genetica o ambientale.
Terapie ortodontiche e abitudini viziate
Esistono anche dei comportamenti che il bambino acquisisce che contribuiscono al mal posizionamento dei denti. L’approccio sarà quindi quello di rieducare il bimbo e scoraggiare alcune abitudini in favore di altre più corrette. In altri casi sarà necessario eliminare del tutto questi comportamenti.
Tra i comportamenti scorretti che possono essere modificati c’è il posizionamento della lingua, che se posta in modo errato spinge i denti verso l’esterno. In altri casi, come l’uso prolungato del ciuccio, il succhiamento del pollice e l’onicofagia (mangiarsi le unghie) è necessario intervenire per scoraggiare questi comportamenti. Solitamente queste terapie rieducative sono condotte con il supporto di un logopedista o di un fisioterapista.
Ortodonzia Intercettiva – fase 1
Nei bambini piccoli l’ortodonzia intercettiva si occupa di individuare i problemi di malocclusione prima che si aggravino e diventinomolto più complessi da correggere. Una terapia intercettiva tempestiva può risolvere una grande moltitudine di difetti:
- Morso inverso anteriore morso incrociato leterale (crossbite)
- Morso aperto
- Morso profondo
- Alterazioni sagittali di posizione della mandibola (malocclusioni di seconda o terza classe scheletrica)
- Errato allineamento dentale
- Arcate strette con poco spazio per l’eruzione dei denti definitivi
Gli apparecchi utilizzati in questa fase possono essere fissi, come gli espansori palatali, o mobili, come le mascherine trasparenti. Agendo precocemente, è possibile semplificare molto eventuali trattamenti ortodontici correttivi, abbreviandone tempistiche e complessità.
Terapia ortodontica correttiva – fase 2
Nella fase di dentizione definitiva, cioè quando i denti da latte sono stati del tutto sostituiti si può ricorrere all’ortodonzia correttiva, intervenendo per correggere difetti di allineamento e risolvendo eventuali squilibri nei rapporti tra le arcate dentali. Per fortuna oggi l’ortodonzia è profondamente evoluta ed è possibile ricorrere sia ad apparecchi fissi, ma anche a dispositivi correttivi come gli allineatori trasparenti specifici per questa età.
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Nello Studio Dentistico Abaco, a Monza, riteniamo che la cura del sorriso inizia fin da bambini e che visite precoci siano la chiave per una prevenzione efficace per evitare problematiche ortodontiche che con il tempo possono solo peggiorare!
Nel nostro Studio, è il dott. Lorenzo Galli, responsabile di ortodonzia, che si occupa delle terapie intercettive per la cura dei denti e delle malocclusioni di bambini e adolescenti.